Breve guida per neofiti: ASCOLTO HIFI e DEGUSTAZIONE
Un filo di Arianna che lega il bello ed il buono di due passioni.
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Siamo audiofili, siamo curiosi ed abbiamo voglia di qualità e di bello ma spesso, in negozio, ci rendiamo conto che tanti neofiti che approcciano con entusiasmo questo mondo, hanno difficoltà a capire COSA devono ricercare in un suono e sopratutto COME cercarlo.
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Facciamo un parallelo strano.. molti di voi saranno appassionati di buon vino e sicuramente vi ricorderete i primi tentativi di capirne uno e distinguerlo da un altro. Non è facile all'inizio, come non è facile distinguere un suono da un altro.
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Ci sono però grandi analogie tra la degustazione della musica e quella di un vino e questo potrebbe essere utile a molti neofiti per entrare mentalmente nello strano mondo dell'audiofili.
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Degustazione della musica?
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Per chi come noi è appassionato di musica e di alta fedeltà , sarà sicuramente facile capire dove sto cercando di andare a parare.
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Ascoltare bene la musica, ascoltarla nel miglior modo possibile cercando di estrarre quante più informazioni possibile dal supporto per poter godere a pieno di tutte le sfumature, del calore, del colore, del dettaglio, della dinamica, del timbro, degli armonici, dell'ambienza, dell'immagine stereofonica, di uno strumento, di una voce, per ricreare l'emozione di un'evento reale, è come portare sapientemente una bottiglia di buon rosso alla giusta temperatura, scappucciarla sotto il bordo del collo, estrarne con attenzione il tappo saggiandone l'odore e la correttezza.
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È come versare delicatamente il vino nel calice e valutarne l'intensità del colore, la limpidezza perdendosi in strane elucubrazioni sull'unghia del bicchiere.. già le analogie con la preparazione ad un ascolto della musica su un buon impianto non si contano.
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Si porta il bicchiere al naso a vino fermo, si valuta l'intensità dei profumi la schiettezza e la correttezza, poi si fa roteare per permettere agli odori di sprigionarsi quanto più possibile e già si intuisce, di solito, quello che ci aspetterà una volta assaggiato.
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Il carattere, il corpo, si percepiscono gli odori floreali, quelli della frutta o si arriva alle spezie più fini? Cannella, pepe nero o bianco, cuoio, goudron, grafite! .. avete mai assaggiato la grafite? sapete di cosa sa? Beh, provate a rosicchiare la punta di un lapis! Ed il biancospino? ve lo ricordate com'è l'odore del biancospino??..  Oppure il saper riconoscere il sentore di erbaceo, di peperone, di menta, di mandorla, nocciola, la banana, l'ananas, la mela verde etc..
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Quelli sopra mensionati, per un palato e ad un naso non allenati sono tutti termini che fanno sorridere.
I termini con cui si descrive un vino, ma anche una birra, uno scotch single malt e tante altre prelibatezze, sono molto simili a quelli usati per descrivere il suono di un impianto. Anzi, descrivere un sapore ed un odore è forse più semplice.
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Descrivere un suono è un bel casotto: ambrato, caldo, arretrato, legnoso, sabbioso, metallico, arioso, troppo avanti, troppo dietro, attufato, brillante etc.
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Così come il vino, un diffusore ben progettato, costruito con determinati materiali, di un determinato spessore e forma, darà un suono che avrà caratteristiche date delle scelte del suo progettista. Stesso dicasi per un lettore cd, un amplificatore, etc etc.
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Memoria olfattiva, memoria uditiva.
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Come per chi approccia alla degustazione del vino importantissimo è ricreare una memoria olfattiva con l'allenamento via via che si sperimenta, così è per chi approccia all'alta fedeltà e all'ascolto critico della musica.
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Quando buttiamo per la prima volta il naso dentro un bicchiere di bianco strutturato per scoprirne gli odori sentiamo un intenso profumo di una gradevolezza incredibile che ci avvolge e magari ci sprofonda in un inspiegabile deja-vu come solo l'olfatto e la musica sanno fare.
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Macchè, siamo li imbarazzati davanti agli altri a cercare di capire che fiore o frutto ci ricorda quel dannato profumo. Passano i minuti, si annusa e si ri annusa fino ad anestetizzare le mucose quando l'amico più esperto ci congela uscendosene con.. "non lo senti l'ananas?" Caspita, è vero! l'ananas.
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Un tassellino alla volta.
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Tiiin! primo tassellino della memoria olfattiva. L'ananas, tanto drammaticamente semplice da usare una volta conquistato quanto spudoratamente difficile da beccare le prime volte.
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Stessa cosa per la papaya, la mela verde, gli agrumi, o la prugna in un vino rosso, la mora, la ciliegia, il lampone, il tabacco and so on. Basta che qualcuno più esperto di noi ce lo faccia notare e Tiiin! tassellini su tassellini che con il continuo sperimentare si rafforzano e si sommano ad altri ancora più difficili da scovare.
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Dopo un po' ci si ritrova a -leggere- un vino e all'improvviso dal discernere grossolanamente tra un vino buono e uno cattivo ci ritroviamo a capirne la storia ed il lavoro che c'è dietro. E' come passare dal guardare la custodia di un bel vinile all'averlo ascoltato tutto.
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Stesso dicasi per la musica. Una cosa è ascoltarla distrattamente con una cuffietta o su un modestissimo impiantino, un'altra è riuscire, tramite l'ascolto consapevole e grazie ad un buon impianto stereo, a godere di tutte le emozioni che l'artista ha cercato di trasmetterci e a godere anche del lavoro immane di chi ha registrato e realizzato la magia di mettere dentro un disco, un vero e proprio spazio sonoro tridimensionale.
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In ambito musicale, per fare un'analogia, capita spesso che si faccia notare ad un neofita quella che è la scena tridimensionale della musica che sta ascoltando attraverso un impianto hi-fi, la posizione degli strumenti, della voce sia in larghezza che in profondità .. la reazione più comune è: "caspita, è verooo".
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Una volta scattata la molla ci si ritrova a -guardare- la musica oltre che ad ascoltarla.. ovviamente se l'impianto è in grado di fare un buon lavoro la registrazione è di buona qualità . Tiiin! primo tassellino della memoria uditiva.
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Della qualità dell'impianto e della registrazione.
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Una sera un mio parente cinquantenne (invero dalla mentalità più chiusa del previsto rispetto ai miei, all'epoca, 30 anni) mentre discorrevamo a tavola del vino servito se ne esce saccente & supponente con questa frase: "io non ci credo a tutte queste bischerate, è tutta una montatura fatta ad arte per vendere il vino, a me il contadino non mi ha mai parlato di frutta, lampone, liquirizia ne tantomeno di vaniglia figuriamoci di chiodi di garofano e pietre focaie! "
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E ci credo, dico io. Nella maggioranza dei casi, salvo rare eccezioni, il "vino del contadino" è di scarsissima qualità come lo è una registrazione pessima o un impianto poco curato e soprattutto posizionato malamente.
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I sentori del vino poi non sono campati in aria, sono dati dalle stesse sostanze chimiche che danno gli odori ed i colori ai frutti, ai fiori ed alle spezie in natura cosi come i ritardi, le differenze di fase e di volume tra un canale e l'altro del nostro impianto, sono le stesse che utilizza il nostro cervello per ricreare l'ambiente sonoro circostante.
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L'invito è quindi quello di aprire la mente, approfondire, qualsiasi cosa vi capiti sotto mano, in qualunque campo, cercate di guardare più in la del vostro naso e di ascoltare più in la delle vostre orecchie.
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Buttate alle ortiche i vostri pregiudizi e siate pronti a dire "accidenti.. effettivamente avevo torto".
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L'accrescimento culturale sarà assicurato, il divertimento pure e la consapevolezza di avere dei sensi straordinari e di vivere su un pianeta incredibile, anche.
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Per tutti gli audiofili in erba o per tutti i neofiti che hanno fame di informazioni o di esperienza, noi siamo qui a disposizione per qualsiasi dubbio o domanda abbiate ed anche, qualora non ne aveste mai avuto l'occasione, per farvi ascoltare la magia dell'hifi in un piccolo ottimo impianto o su quello posto al vertice del mercato.. senza impegno ovviamente 😅
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Vi aspettiamo.
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